Con il termine App Store Optimization non si indicano più soltanto le attività fatte per incrementare la visibilità di un’applicazione, ma anche tutte quelle ottimizzazioni che puntano ad incrementare il tasso di conversione del traffico organico che un’app riceve.
Il titolo è uno degli elementi che non solo incide sul posizionamento organico dell’applicazione, ma anche sulla conversione degli utenti.
Il titolo non dovrebbe mai essere più lungo di:
Eventuali caratteri in eccesso saranno infatti troncati e quindi difficilmente visualizzati dagli utenti.
Questo elemento va sicuramente ottimizzato, visto che l’inserimento di parole chiave può portare ad un miglioramento del posizionamento negli app store. Online esistono diversi strumenti come keywordtool.io che permettono di controllare i volumi di ricerca di una parola chiave negli store.
Il nostro consiglio è quello di individuare parole chiave che abbiano un buon equilibrio tra volume di ricerca e competizione. Capita, infatti, di provare a posizionarsi per parole con un altissimo volume di ricerca per cui però un’app appena nata difficilmente andrà a posizionarsi, visti i concorrenti delle prime posizioni.
Come nella SEO tradizionale, l’URL dell’applicazione ha un ruolo chiave nel posizionamento. Il nome dell’app verrà automaticamente utilizzato come nome del file nell’URL dell’applicazione. Per questo motivo è bene che non contenga caratteri speciali (simboli del trademark o del copyright); ciò potrebbe causare un errore nel sistema generando un URL con un ID esclusivamente numerico.
Le due parole chiave più cercate nell’App Store sono “cheap” e “free” quindi sarebbe bene includerle nel title o fra le keyword.
Per quanto riguarda la descrizione si hanno a disposizione 4.000 caratteri per descrivere l’applicazione.
I nostri consigli per ottimizzare la descrizione sono:
Gli algoritmi dell’App Store di Apple non sono ancora così avanzati come quelli di cui al momento dispone Google. Ed è proprio per questo motivo che nell’App Store si ha ancora una sezione keyword che mette a disposizione 100 caratteri in cui poter inserire parole chiave.
In questo caso conviene fare un’attenta keyword research per individuare le migliori parole chiave per cui si può avere una concreta possibilità di posizionarsi nelle prime posizioni.
È la prima immagine che vede il visitatore di uno store. Generalmente questo elemento dovrebbe collegare la App al brand che rappresenta.
Nel web si possono trovare diversi case study che mostrano come team di sviluppo abbiano scelto gli elementi presenti nel logo; se si ha già un logo ben consolidato, non si dovrebbe stravolgerlo troppo all’interno dell’icona.
Con gli screenshot si ha la possibilità di descrivere attraverso le immagini come funziona l’applicazione. È uno degli elementi più trascurati dagli sviluppatori, che molto spesso caricano dei semplici screenshot fatti con il proprio cellulare, senza aggiungere frasi descrittive nelle immagini.
Chi invece ha saputo utilizzare gli screenshot nel modo giusto è, ad esempio, Tinder: attraverso le immagini mostrate nell’anteprima, in pochi secondi l’utente comprende il meccanismo dell’app.Nell’App Store vengono visualizzati i primi due screenshots in caso di ricerca attiva, mentre nessuna immagine è mostrata nel caso di navigazione nelle top list. Gli screenshots nella pagina dell’app sono sempre mostrati a coppia e questo può essere determinante per cercare di raccontare vision e mission dell’app attraverso una serie di passaggi chiave.
Altro esempio utile di ottimizzazione riguarda il mondo dell’e-commerce. I grandi player di questo settore tendono a mostrare i passaggi che l’utente deve fare per completare l’acquisto ed elencano i propri USP sopra ciascuna immagine.
È anche possibile caricare un video di anteprima che permetta all’utente di vedere alcune delle funzionalità dell’applicazione in azione. È importante non distrarre l’utente e venire subito al punto: 15-30 secondi di durata sono più che sufficienti. Inoltre è fondamentale scegliere una preview del video che spinga l’utente a cliccare.
Le categorie sono un’altra sezione degli store da cui poter ottenere traffico organico. Infatti scegliendo la giusta categoria si ha la possibilità di essere tra le prime in classifica oppure essere scelti come una delle migliori applicazioni per quella categoria.
Uno dei fattori di ranking più importanti dell’App Store Optimization sono le valutazioni. Non solo influenzano il posizionamento della app nei risultati di ricerca, ma influenzano anche l’utente che deve decidere se scaricare o meno quell’applicazione.
Esistono due tipi di punteggi:
È perciò molto importante controllare costantemente il proprio punteggio medio e cercare di migliorarlo rilasciando nuove versioni in cui si eliminano tutti i bug. Altra strategia per migliorare la propria valutazione è quella di individuare gli utenti più fedeli, attraverso una segmentazione del traffico, ed invitarli attraverso una notifica push/email a lasciare un’ottima recensione dell’App.
Oltre ad influenzare il tasso di conversione degli utenti, le recensioni sono un valido aiuto per gli sviluppatori, che devono capire quali sono i problemi che gli utenti riscontrano e quali sono le nuove funzionalità che vorrebbero avere all’interno dell’applicazione stessa.
Per il resto il discorso è molto simile a quello delle valutazioni: è importante cercare di migliorare visto che influenzano molto il Click Rate del traffico che i vari canali generano.
Insieme alle valutazioni, il numero di download è uno dei fattori di ranking più forti.
Infatti, grazie ad un buon numero di download non si ha soltanto la possibilità di migliorare il proprio posizionamento nei risultati di ricerca, ma si possono anche scalare le classifiche delle categorie oppure la classifica delle migliori app dello store, generando così tantissimo traffico organico “extra”.
È fondamentale posizionare la app anche su store in altre lingue quindi è necessario internazionalizzare la app. Qui ho trovato una guida per la localizzazione di app iOS.
Voi far conoscere la tua App mobile ad un pubblico più vasto?
Continua a seguirci e scopri come funzionano le Apple Search Ads!