Se vogliamo sopravvivere, vivere e prosperare dobbiamo essere “multi”.
Il libro che sto leggendo in questo periodo, “La singolarità è vicina, di Ray Kurzweil”, dice che in un prossimo futuro ci uniremo alle macchine, nello specifico che siamo destinati ad una fusione tra sistemi biologici (noi stessi), nanotecnologia e robotica.
Anche se alcuni di voi possono considerare Kurzweil un pazzo, nessuno può negare che gli stimoli “commerciali, sociali e lavorativi” stanno crescendo a ritmi esponenziali; in ambito ecommerce le cose da fare, come le strategia di marketing da seguire, sono molteplici e sapersi districare tra gli innumerevoli stimoli sta diventando l’ago delle bilancia del successo o insuccesso di attività digitali.
Cosa significa tutto questo?
Significa che un ecommerce deve automatizzare le operazioni quotidiane come i processi di vendita e quelli di gestione dell’evasione dell’ordine per poter dedicare il tempo delle risorse umane a scelte di “valore” quali quelle di cui sopra (le innumerevoli strade da perseguire).
Se ci pensate il cloud è questo (o almeno una visione del cloud); cloud è in primis evoluzione e progresso che ci permette di concentrarsi sulle attività a grande valore per fare vivere e prosperare il nostro business.
Ogni Ecommerce avviato ha necessità quotidiane che prendono tempo al personale; l’ecommerce, come un sistema biologico, deve essere nutrito di dati aggiornati quotidianamente e questa operazione porta via molto tempo.
Posso riepilogare questi dati “necessari all’ecommerce” con i seguenti 3 macro punti:
Andando ad esplicitare i punti sopra ecco la lista risultante di attività che possono essere gestite quotidianamente in un ecommerce:
Dobbiamo quindi procedere all’automazione dei flussi dati con il fine di la raccogliere, analizzare, prevedere e pianificare le azioni basate su tutto ciò che è stato raccolto.
Semplificando il tutto, per poter analizzare e prendere decisioni di marketing, in prima istanza è necessario raccogliere i dati; ma come sappiamo la raccolta dati è strettamente legata all’automazione dei flussi di integrazione tra i sistemi.
Senza integrazione tra i sistemi e flussi di dati automatici non si può ottenere un marketing efficace.
Il “data funnel”, che ha come fine quello di “prendere decisioni su azioni di marketing da intraprendere” è il seguente:
Tutto questo per comunicare una cosa importantissima e altrettanto banale: il tempo è denaro.
Nel paragrafo precedente abbiamo consigliato vivamente di andare a creare integrazioni tra i sistemi ed automatismi di scambio dati, in modo da riuscire a trasportare i dati prodotto, clienti, ordini nelle posizioni “corrette” e centrali per l’azienda.
Se nel 2010 la tendenza era quella di avere sistemi monolitici per gestire in un’unica posizione tutti i dati aziendali, oggi il trend tecnologico è quello di utilizzare sistemi informatici verticali, quali:
Molti di questi sistemi elencati sopra hanno funzionalità e caratteristiche comuni; il compito dei manager delle aziende è disegnare un’architettura con gli attori software di cui sopra, in grado di rispondere alle richieste della proprietà e dei canali di vendita utilizzati nel business.
Per master data management si intende la strategia di gestione dei dati aziendali, o semplicemente, “come un’azienda gestisce i dati di prodotto, ordini ecc…”.
Una soluzione software o un disegno architetturale che vada a gestire il “Master Data Management” rappresenta il collante tra i sistemi e le informazioni. Raccogliere i dati prodotto, clienti ed ordini in un unica fonte permette all’azienda di operare una trasformazione digitale basata sui dati, in grado di offrire analisi complete per la customer experience e per le attività di marketing e di vendita.
Semplice. E’ un foglio excel.
Ma cosa succede quando:
Tutto diventa laborioso, complicato ed ad alto dispendio di energie. Ecco perché nascono strumenti come il PIM ed il DAM.
Strumenti come Pim/Dam, OMS e CRM, oggi, che siamo nel 2020, devono essere “assolutamente” collegati ed integrati alla piattaforma ecommerce.
Presi da questa esigenza di “settore/mercato”, vi voglio adesso raccontare di come siamo partiti da Pimcore ed abbiamo sviluppato uno strumento che rappresenta la nostra “visione ibrida” dei software sopra elencati, con il fine di rispondere in modo veloce ed automatizzato alla “quotidianità di ogni ecommerce”.
Da alcuni anni nei nostri progetti ecommerce andiamo ad affiancare a Shopify il software Pimcore.
Pimcore è un Pim/Dam che è il repository aziendale di prodotto.
Ha un’interfaccia molto flessibile che permette agli operatori (non tecnici) di gestire le complessità dei dati prodotto, le traduzioni, gli allegati in modo molto semplice;
vi faccio un esempio:
volete aggiungere una nuova lingua al vostro catalogo prodotto oppure una nuova serie di attributi tecnici di prodotto?
Senza ricorrere a tecnici esperti, aggiungendo i nuovi campi da interfaccia ed importando un file excel con la valorizzazione dei prodotti il gioco è fatto.
Con tutta questa potenza nelle mani, è stato naturale per noi, allargare l’utilizzo dello strumento a prezzi, magazzini, promozioni, ordini, spedizioni e resi.
E’ così che è nato quello che abbiamo nominato Sintra Omnichannel HUB.
L’unione di Pimcore con la gestione della quotidianità di un ecommerce ha dato alla vita il Sintra Omnichannel HUB, un software in grado di rispondere alle richieste di ogni ecommerce multilingua, multivaluta, multilistino, multimagazzino e multi-marketing.
Cosa è il Sintra Omnichannel HUB ?
E’ il software, sviluppato da Sintra e basato su Pimcore, che si compone in 3 parti ed ha le seguenti funzionalità:
PIM
OMS
INTEGRATION
E’ per noi lo strumento base per tutti coloro che vogliono vendere su Shopify e Shopify PLUS.
Ecco una panoramica dell’architettura del sistema Omnichannel HUB.
Sintra Omnichannel HUB non è l’unico strumento in grado di sincronizzare dati verso i canali di vendita (e nello specifico verso Shopify). Ecco di seguito una lista di software “cloud” che sono in grado di gestire i vari aspetti
La domanda che ci poniamo subito è questa: quale è la differenza tra il Sintra Omnichannel HUB e tutti questi software di cui sopra?
Andando a lavorare con i software di cui sopra abbiamo sempre trovato limitazioni in:
Ecco una comparazione fatta dalla nostra esperienza in merito ai software di cui sopra, che ad ogni modo riteniamo ottime soluzioni.
La comparazione è stata fatta in termini di:
Con una scala da 0 a 10, dove 0 è un voto pessimo e 10 è ottimo (ad eccezione del prezzo 0 = costoso, 10 economico).
Siamo in una cloud transformation e sappiamo che da un lato dobbiamo utilizzare la spinta dei nuovi software emergenti e da un altro che dobbiamo accompagnare i brand nella ricerca del loro spazio/posizionamento di mercato.
E’ per questo che nell’integrazione tra Shopify e Pimcore abbiamo adottato “il mantra dell’80 – 20”, ovvero:
Sintra Omnichannel HUB prende tutti i vantaggi derivanti dalla tecnologia open source di Pimcore e la mette in cloud andando a rispondere a tutte le esigenze che una azienda Ecommerce che utilizza Shopify o Shopify PLUS richiede.